Il procrastinarsi dell’emergenza sanitaria può portare ad un incremento di pressione e paura e comportare una cronicizzazione dello stress, che, se protratto a lungo e accompagnato da elevata intensità, può condurre ad un esaurimento delle risorse psicologiche e al burn-out.

Chi sono le persone che ne stanno subendo gli effetti?

sanitari impegnati in un lavoro senza sosta al fianco dalle persone contagiate, per i quali è necessario fornire un sostegno psicologico adeguato; chi sta lottando contro il coronavirus da un letto di ospedale o da casa; i familiari dei malati che non possono stare loro vicino in un momento così complesso; chi ha perso una persona cara ed è alle prese con l’elaborazione di un lutto difficilissimo; chi è a casa in quarantena per salvaguardare la sua e altrui salute e si trova a dover contemporaneamente gestire lavoro e impegni familiari spesso in spazi angusti.

Siamo quindi tutti a rischio? L’equilibrio psicologico di moltissime persone è in effetti messo a dura prova. Alcuni potranno sviluppare dei disturbi post-traumatici e risulta necessario cercare di prevenire, se possibile,  o se già presenti intervenire su queste problematiche chiedendo un aiuto psicologico.

Questo permetterà innanzitutto di alleviare la sofferenza, gestire il sovraccarico emozionale od anche il forte senso di impotenza che si prova quando si vorrebbe salvare una vita, ma purtroppo non sempre si ha la possibilità di farlo.

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Per supporto psicologico online:

Dott.ssa Jessica Combi
Psicologa e Psicoterapeuta

✒️info@jessicacombi-psicologa.it
☎️ 3358492737

 

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